martedì 25 ottobre 2011

Storie di tutti i giorni



Ogni mattina
la stessa strada.
Due km di rettilineo e una panoramica stupenda,
simile ma mai uguale.
Da alcuni giorni osservo le cornacchie, sono tante
 sparse qua e là sulle due corsie, sembra abbiano deciso di suicidarsi in massa.
Si alzano in volo quando la macchina è vicina per poi ritornare nello stesso punto, 
subito dopo il suo passaggio. Lo schiocco che percepisco sotto i pneumatici, mi mette ansia.
Sembrano ossa che si spezzano sotto il peso dell'auto
e gli occhi  corrono spesso allo specchietto retrovisore, 
nessun cadavere sul selciato , ma tanti pennuti che guardano l'asfalto o lo beccano con insistenza.
A pensarci bene,in vita mia, non ho mai visto una cornacchia investita, ne sulla strada ne ai bordi della strada.
Decido di fare un pò di strada a piedi e ciò che scopro mi fa sorridere.
Le cornacchie si sono urbanizzate.
Su quel tratto di strada che offre un ottima visuale,
le cornacchie posano delle noci e aspettano il passaggio dell'auto che con il suo peso rompe il guscio
permettendo così a loro, di mangiare senza fatica.
Alla faccia degli idioti che continuano a credere che gli animali non sanno pensare...

domenica 16 ottobre 2011

A te che sei...

Sei entrata nella mia vita, chiedendo aiuto,ti stai separando.
Hai scoperto che tuo marito ha l'amante, un amante che ha l'età di tua figlia.
Ti ho accolto, ascoltata rincuorata e spronata a reagire, ho tralasciato i miei doveri e i miei affetti per dedicare tempo a te. Ti volevo forte e nonostante alcuni tuoi atteggiamenti , mi lasciavano perplessa non ho mai mollato.
Sono passati due mesi, ed ora inizio a capire. Non ti serve il mio aiuto... Tu miri ad altro e sinceramente non sò se ridere o incavolarmi. Frequenti la mia casa cercando di sminuirmi,vesti abiti che si sollevano magicamente quando ti siedi sul divano e mio marito è in casa, cerchi di coinvolgere i miei figli nelle tue vicissitudini, mentre con le tue figlie non parli nemmeno .Trovi tutte le scuse più banali per continuare a venire qui, hai la mente contorta, più di quanto immaginassi, ma hai sbagliato alcuni calcoli. Tu insegnante di matematica che sbagli a sommare e moltiplicare a dividere ma soprattutto a sottrarre. Stai camminando nella mia anima con scarpe piatte a suola larga... Te le dovevi togliere quelle scarpe i luoghi sacri vanno rispettati...